Sindrome di Cushing nel cane: sintomi, cause e rimedi

Tra le malattie più frequenti nel cane, troviamo sicuramente la Sindrome di Cushing, conosciuta anche come iperadrenocorticismo o ipercorticismo. Si tratta di una malattia endocrina che consiste nella sovrapproduzione di cortisolo dalle ghiandole surrenali.

Questo ormone è responsabile del controllo dei livelli di glicemia. Le ghiandole surrenali sono situate in prossimità dei reni e in situazioni fisiologiche è la zona corticale a produrre l’ormone in maniera ciclica.

Quando invece subentra questo disturbo, i livelli di cortisolo si mantengono elevati nell’organismo in maniera costante, provocando gli effetti che di seguito elencheremo.

Sintomi della sindrome di Cushing nel cane

Per prima cosa, vogliamo parlarti dei sintomi che scaturiscono da questo disturbo, perché è fondamentale imparare a riconoscere questo problema e intervenire prontamente.

Tra i sintomi più comuni:

  • Sete incessante;

  • Iperuresi (necessità costante di urinare);

  • Respiro frequente e affaticato;

  • Gonfiore dell’addome;

  • Ingrossamento del fegato;

  • Perdita significativa del pelo;

  • Debolezza muscolare;

  • Cecità;

  • Pigmentazione anomala;

  • Assottigliamento della cute;

  • Restringimento dei testicoli (cani maschi);

  • Permanenza della fase dell’estro (cani femmine).

Tutti i sintomi elencati sopra potrebbero manifestarsi in contemporanea o in diverse fasi della malattia, tuttavia esistono casi in cui l’animale presenta solo uno o più di questi sintomi, statisticamente i sintomi più probabili sono il gonfiore allo stomaco e la perdita di pelo, quindi se hai notato uno di questi due sintomi nel tuo amico a quattro zampe ti consigliamo di chiedere il parere di un veterinario.

Cause

Se veramente questa malattia colpisce molto frequentemente i nostri amici pelosi, è bene capire quali siano le cause scatenanti.

Purtroppo nell’85% dei casi la sindrome di Cushing è causata da un tumore all’ipofisi.

Tuttavia, per fortuna questo tipo di tumore è di origine benigna e di rado arreca danni permanenti.

Esiste anche un 15% di possibilità che questo disturbo sia causato dalla presenza di un tumore nelle ghiandole surrenali che di solito ha origine maligna ed è più difficile da individuare.

Molto meno probabile ma che rientra comunque nelle cause, è la presenza di questo disturbo a seguito di una prolungata somministrazione di farmaci a base di cortisone.

Terapia e trattamento

Di norma questa disfunzione colpisce cani di età adulta dai 6 anni in poi, e come abbiamo visto le cause possono essere diverse e lo stesso discorso vale per le terapie.

Una volta accertato che il tuo cane è affetto dalla sindrome di Cushing, il trattamento sarà diverso a seconda della causa scatenante.

Se il disturbo è determinato dalla presenza di un tumore nella ghiandola surrenale o dell’ipofisi è altamente probabile che si renda necessario un intervento chirurgico,  in caso contrario l’intervento è da escludere.

Se il disturbo è causato da un uso prolungato di farmaci, la terapia indicata di norma è una riduzione della somministrazione dei medicinali in questione, ma questo dovrà essere stabilito da un esperto.

In nessun caso è consigliabile interrompere drasticamente la somministrazione dei farmaci a base di cortisone, solo il veterinario potrà stabilire in che modo dovrà essere intrapresa la terapia.

Quando il veterinario avrà accertato che si tratta di sindrome o morbo di Cushing, sarà fondamentale seguire una dieta salutare e l'aggiunta di rimedi naturali da associare alla terapia suggerita.

I cani affetti da questa malattia potrebbero sviluppare delle enterocoliti di natura batterica, ma introdurre l’aloe vera nella sua alimentazione sicuramente lo aiuterà a rinforzare la mucosa intestinale, rendendola più resistente contro i patogeni.

Anche per quanto riguarda la dieta sana, affidati a un professionista, evita le diete fai-da-te, ma soprattutto evita i digiuni che potrebbero causare un abbassamento dei livelli di glicemia con conseguente aumento del cortisolo, complicando ancora di più la situazione.

Se hai il dubbio che il tuo amico possa avere questo disturbo e questo articolo non è bastato a chiarirti le idee puoi contattare un nostro veterinario che ti saprà sicuramente dare delucidazioni.

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