Gatto con la coda rotta: come comportarsi

Molto spesso i padroni cadono in un errore molto comune che riguarda l’anatomia del gatto, la tendenza è quella di categorizzare la coda come se fosse un muscolo dell’animale. Questo è un errore comprensibile, in quanto la flessibilità di questa parte del corpo può trarre in inganno, ma ritrovarsi con un gatto con la coda rotta è un pericolo reale.

In realtà, la struttura della coda del gatto è composta da un insieme di vertebre, e possiamo considerarla come un prolungamento della colonna vertebrale il cui interno si compone anche di muscoli molto elastici, oltre ovviamente al rivestimento di pelle e nella parte più esterna dalla classica peluria.

Potrebbe sembrare inutile, ma è probabilmente una delle parti del corpo più importanti, perché gli consente di mantenere l’equilibrio e di muoversi agilmente anche nelle situazioni più difficili.

Come riconoscere una coda rotta

Lo stile di vita dinamico e avventuroso dei felini spesso mette a repentaglio questa loro parte del corpo, la quale risulta essere molto più esposta rispetto ad altre. Non a caso, uno dei punti più vulnerabili è proprio la coda.

Può capitare, infatti, che in una caccia sfrenata, un combattimento o semplicemente durante un salto la coda subisca una frattura, ma come puoi riconoscere a colpo d’occhio una lesione della coda?

Ecco alcune avvisaglie:

  • Appare visivamente bassa e piegata;

  • Notiamo una ferita con fuoriuscita di sangue;

  • Il gatto non solleva la coda quando cammina;

  • La coda è gonfia e gli fa male quando proviamo a toccarla;

  • Può avere episodi di diarrea e perdite di urina.

Ovviamente queste sono soltanto alcune delle possibili manifestazioni, è importante tener presente infatti che una frattura della coda provoca molto dolore nel gatto, quindi se si dovesse lamentare o allontanare quando gli sfiori la coda, questo è un segnale da non trascurare.

Altri possibili problemi

La frattura della coda non è l’unico possibile problema, esistono anche altri tipi di lesioni da schiacciamento o stiratura che necessitano dell’intervento veterinario.

Come accennato sopra, la coda è una parte del corpo molto esposta, pertanto bisogna fare molta attenzione a non schiacciarla violentemente (ad esempio quando chiudiamo la porta distrattamente) o tirarla bruscamente.

Cosa fare se vedi un gatto con la coda rotta

La cosa più importante in queste situazioni è non aggravarle, magari cercando soluzioni temporanee. La cosa più intelligente da fare è come sempre rivolgersi ad un esperto avendo cura di trasportare il micio in maniera adeguata, cercando di non sballottolare troppo la gabbia o il gatto stesso.

Soltanto un veterinario potrà determinare la causa del trauma e associare il giusto trattamento, che può prevedere una steccatura associata a un ciclo di antibiotici o una parziale amputazione della stessa, fino alla completa asportazione.

A prescindere da quale sia la diagnosi del veterinario, ci sarà sicuramente una cura associata e un periodo di convalescenza che varia a seconda della gravità e dell’intervento apportato.

Qualora il micio dovesse subire l’amputazione totale della coda, è importante stargli molto vicino per farlo abituare alla perdita non solo di una parte importante del corpo ma anche del suo baricentro.

Anche se la convalescenza può essere più o meno lunga (circa tre settimane), presto il gatto saprà adattarsi alla situazione e ritrovare il suo equilibrio. Nel caso in cui il gatto subisca interventi, bisogna far attenzione alla eventuale ferita post-chirurgica tenendola sempre pulita e protetta. 

Una frattura della coda di norma non porta gravi conseguenze, se trattata con le dovute cure e nei tempi giusti, ma benché risanata, potrebbe lasciare la coda storta senza conseguenze dolorose per il felino.

Abbiamo cercato di includere tutte le avvisaglie che possono essere collegate a una frattura o lesione della coda, ma la cosa più importante è come sempre intervenire velocemente.

A volte non è facile notare alcuni segni, perché non sempre sono evidenti. Il nostro consiglio è di osservare quotidianamente se il gatto cambia le sue abitudini, questo è sicuramente un buon punto di partenza per prenderti cura del tuo migliore amico e non trascurare alcun dettaglio del suo benessere.


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