Cane e otite esterna

Giulia Principi, Medico Veterinario in Roma
Master di II livello in Nutrizione clinica del cane e del gatto

L'otite esterna è un'infiammazione che colpisce fino al 20 per cento della popolazione canina. Riguarda la parte dell'orecchio che va dalla pinna auricolare alla membrana timpanica, e quindi il canale auricolare esterno. Il decorso può essere anche lungo e doloroso, acuto o cronico, e le cause non sono subito facilmente individuabili, anche in relazione al fatto che possono essere davvero molteplici. Quelle più comuni sono:

  • parassiti: per esempio acari;
  • particolare conformazione dell'orecchio: razze con orecchie pendule hanno predisposizione a trattenere l'umidità e a ritenere il cerume;
  • reazioni avverse all'alimento;
  • malattie endocrine che predispongono ad alterazioni della microflora del canale auricolare;
  • traumi: per esempio corpi estranei vegetali (forasacchi);
  • detersione inappropriata;
  • tumori (benigni/maligni).

 

Tra i sintomi, i principali sono:

  • scuotimento della testa;
  • prurito;
  • dolore alla palpazione;
  • scolo;
  • cattivo odore.

Diagnosi e cure

L'esame otoscopico, svolto dal medico veterinario, svela  l'eventuale presenza di corpi estranei, conformazione anomala del canale auricolare, neoformazioni o altro. L'esame citologico, invece, individua eventuali agenti patogeni. Si tratta di esami indolori e rapidi che possono svelare la causa e permettere una terapia appropriata, costituita spesso da farmaci da applicare direttamente nel condotto uditivo.

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