La Comunicazione del Cane: Il Significato del “Linguaggio” (Parte seconda)

I messaggi dell’uomo al cane. Comunicare in modo adeguato per una relazione serena.

Oltre ai segnali apparenti che noi abbiamo l’obbligo di conoscere per non incorrere in errori di comprensione, è bene non cercare di attribuire emozioni e pensieri tipicamente umani al cane: anche questo può portare a commettere sbagli che possono alterare il rapporto tra cane ed uomo, facendo sottovalutare problemi eventualmente presenti e, magari, creandone addirittura.

Vuoi sapere come approcciarti al tuo cane per ottenere una relazione appagante per entrambi? Questo articolo fa al tuo caso!

I cani non “fanno dispetti,” non sbadigliano per noia, non sono gelosi: atteggiamenti che ci portano a pensare che il cane stia invece provando questi sentimenti in realtà possono celare altro. 

Anche il comportamento dell’uomo deve essere idoneo alla comprensione di un messaggio che vogliamo inviare al nostro cane: i cani non comprendono il significato intrinseco delle parole, ma riconoscono il suono ed il tono che noi usiamo.

Se vogliamo che il nostro cane compia un’azione dobbiamo accompagnare la parola alla giusta nostra postura, facendo attenzione a non cadere in contraddizione!

Se permettiamo un atteggiamento al nostro cane (come saltarci addosso, mangiare dalla tavola con noi) non possiamo pretendere che, a nostro piacimento, in un determinato momento, non lo possa fare.

Se noi siamo incoerenti, possiamo aspettarci che lo siano anche gli animali!

Il cane esegue un compito se la sua azione viene compensata da un "rinforzo"

Comunicare al tuo cane protezione, vicinanza, non approvazione… Come? Accompagnando le parole con azioni giuste..

Il rinforzo è un premio che deve venir somministrato immediatamente dopo aver compiuto l’azione: può essere un bocconcino, una carezza, una bella parola.

Il rinforzo è bene comunque usarlo sistematicamente all’inizio della fase educativa, per poi impiegarlo solo saltuariamente.

Punire un cane quando commette un “errore” è sbagliatissimo.

La punizione dovrebbe essere data quasi contemporaneamente al momento in cui si manifesta l’atteggiamento inopportuno: cosa alquanto impossibile!

In ogni caso la punizione non deve essere mai fisica: il dolore e la paura provocati nell’animale possono innescare meccanismi di aggressività spesso gravi.

La miglior punizione è, se vogliamo che il cane smetta di agire in un determinato modo, ignorarlo: un cane che abbaia eccessivamente, continuerà a farlo se noi con l’intento di farlo smettere lo prendiamo in braccio o gli diamo del cibo; noi vorremmo che tacesse ma in realtà comportandoci così rinforziamo il suo atteggiamento: meglio ignorarlo allontanandoci da lui.

È bene, comunque, tenere a mente che ogni qualvolta constatiamo la presenza di un comportamento anomalo o anche solo di un modo di fare che noi reputiamo non giusto, parlarne con il Veterinario di fiducia; sarà lui a stabilire se si tratta di un atteggiamento patologico o è solo un modo di fare che noi umani non condividiamo ma che rientra nel normale corollario comportamentale del cane.

Se hai dei dubbi o delle curiosità su alcuni comportamenti del tuo cane, contatta un Veterinario per approfondire e trovare la risposta alla tue domande…

Se invece hai notato nel tuo amico atteggiamenti ripetuti come leccarsi continuamente il naso, grattarsi o inchinarsi sulle zampe anteriori, ed altri similari, potrebbe trattarsi di un modo per dirti qualcosa…

Cosa? Scoprilo nella terza parte “I Segnali Calmanti, cosa sono? Saperli interpretare. Conoscerli, riconoscerli e comprenderli per un corretto rapporto con il cane”.
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