Parte1
I segnali principali di comunicazione tra cane e uomo e uomo e cane
Il cane comunica con i suoi simili e con l’uomo.
Comprendere il significato del suo “linguaggio” permette di evitare fraintendimenti ed errori,
favorendo così la giusta interazione tra lui e l’uomo e con altri animali.
Scopri con questa lettura come facilitare la comunicazione con il tuo amico a 4 zampe per permettere la nascita ed il mantenimento di una relazione per entrambi appagante.
I cani si avvalgono, per comunicare tra loro, di un repertorio comportamentale complesso, comprensibile, se ben riconosciuto, anche all’uomo.
Così, per poter comunicare in maniera corretta con un cane, l’uomo dovrà assumere atteggiamenti che l’animale è in grado di interpretare correttamente.
Il rapporto uomo/cane dovrà essere chiaro ed univoco, incomprensioni tra i protagonisti potrebbero portare a situazioni di sofferenza per entrambi.
È bene sapere che un cane equilibrato psicologicamente, tranne in particolari situazioni di grave pericolo, di tensione o di paura, difficilmente tende ad arrivare ad uno scontro:
per questa ragione i cani hanno sviluppato un linguaggio fatto di atteggiamenti, odori, suoni per comunicare, trattare ed arrivare ad una pacificazione con “l’avversario”.
I segnali di comunicazione del cane
Per comprendere i nostri cani dobbiamo assolutamente conoscere il loro linguaggio, dato da segnali della comunicazione che vengono rappresentati da:
- postura
- forma degli occhi
- atteggiamento della bocca
- posizione e movimento delle orecchie
- posizione e movimento della coda
- pilorezione
- versi
Accanto a questi poi vi è tutta una serie di messaggi legati alla emissione di odori necessari alla comunicazione olfattiva tra cani: marcatura con feci ed urine; emissione di feromoni e di secrezioni dalle ghiandole anali ed interdigitali.
Gli odori sono segnali che durano abbastanza a lungo nel tempo e che possono venire rilevati anche ad una certa distanza; hanno inoltre il potere di trasmettere un’informazione anche in assenza del mandatario dell’avviso.
Comportamenti come l’urinare più volte sollevando la zampa, raspare il terreno, rotolarsi per terra sono atti necessari per liberare le sostanze odorifere e comunicare la propria presenza ad altri cani, eventuali rivali.
Analizziamo nel dettaglio le diverse situazioni:
La postura nel complesso
Il dirigersi in linea retta verso un cane è considerato da questo una minaccia: infatti i cani si accostano tra loro muovendosi in semicerchio e mostrando il fianco.
L’avvicinarsi di un uomo deve avvenire allo stesso modo, perciò ci si avvicinerà ad un cane facendo un “giro largo” e senza fronteggiarlo.
Una persona che si approssima ad un cane, soprattutto se sconosciuto, deve mantenere una postura rilassata, una respirazione regolare, una andatura morbida, rispettando le modalità di avvicinamento.
Una postura particolare è l’inchino: è un invito al gioco dato dal cane che si abbassa sulle zampe anteriori sollevando la parte posteriore del corpo.
Forma degli occhi e contatto visivo
Atteggiamento offensivo da parte di un cane sono gli occhi spalancati con pupille dilatate.
Nel rapportarsi con un cane, soprattutto se non di casa, è bene per un uomo non indossare occhiali da sole, in quanto potrebbero essere considerati una minaccia.
Allo stesso modo, come i cani evitano di guardarsi a lungo negli occhi, è bene non prolungare il contatto visivo con essi ma di distogliere rapidamente lo sguardo, volgendolo altrove.
Atteggiamento della bocca
La
bocca aperta e la mandibola rilassata indicano una condizione di tranquillità da parte del cane: se la bocca da aperta si serra improvvisamente, il cane è entrato in uno stato di allerta e di eventuale minaccia.
Un atteggiamento
difensivo è indicato dalle
commessure labiali tirate posteriormente con esposizione dei denti; se invece le commessure sono portate in avanti tanto da arricciare il
labbro superiore, mostrando appena i denti, allora il cane è in uno stato
offensivo.
Guardando un cane è bene non mostrare i nostri denti sorridendo: potrebbe fraintendere!
Posizione e movimento delle orecchie
Orecchie tenute dritte e tese indicano un cane in atteggiamento tranquillo, mentre un cane teso ed offensivo presenta orecchie retratte indietro.
Posizione e movimento della coda
Il modo di portare o muovere la coda indica diverse situazioni.
Questa può essere rigida ed immobile o in movimento: se tenuta bassa sotto la linea del dorso significa che il cane è in atteggiamento di sottomissione; se è tenuta tra le zampe posteriori indica estrema sottomissione o paura; se è tenuta dritta e si muove solo la punta, allora indica tensione, mentre se completamente immobile e tenuta verticalmente, siamo di fronte ad una vera minaccia.
Se il movimento interessa tutta la coda, dalla base alla punta (scodinzolio), ed il cane è rilassato, sta a significare un approccio amichevole ed invito al gioco.
Piloerezione
Un cane insicuro, in una situazione di paura, volendo assumere un atteggiamento minaccioso tenderà a
rizzare il pelo lungo tutto il dorso in modo da sembrare più imponente di fronte all’avversario.
Mentre se il pelo dovesse erigersi in corrispondenza del collo e delle spalle si è di fronte ad un cane sicuro di sé e non è un atteggiamento minaccioso o di offesa.
Versi
La comunicazione vocale del cane (vocalizzazione) è distinta in gruppi di suoni diversi:
- suoni infantili: pianto, guaito, mugolio, in grado di stimolare atteggiamenti materni e di cura.
- l’abbaio ed il ringhio, per attrarre attenzione, per allertare, per intimidazione. Talvolta il ringhio fa parte del gioco: importante capire il contesto in cui questo si presenta.
- l’ululato come ricerca di aiuto in caso di stress e ansia.
- i lamenti, in caso di sofferenza per abbandono.
- i mugugni che indicano piacere e appagamento.
In questo articolo si è trattato del modo di relazionarsi del cane...
Ma, come sappiamo, la comunicazione prevede sempre degli scambi da cui si determineranno tutti i messaggi successivi.
Se vuoi scoprire le modalità più adeguate per ottenere la migliore interazione con il tuo amico, non perdere la seconda parte dell’articolo “I messaggi dell’uomo al cane.
Comunicare in modo adeguato per una relazione serena…”.
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