La sindrome di Horner nel cane è una patologia più diffusa di quanto si creda. Se si restringe il campo alle malattie degli occhi, allora scopriamo che è una delle malattie che colpiscono di più i nostri amici.
In questo articolo esploriamo brevemente i sintomi, affinché possiamo individuare facilmente l’insorgere della malattia, le cause e i rimedi.
I sintomi della sindrome di Horner nel cane
La sindrome di Horner non è altro che una lesione del nervo simpatico (quindi legato a quella parte del sistema nervoso che regola le reazioni e i riflessi) che collega l’orbita oculare al cervello e al midollo spinale. O meglio, non è un singolo nervo, ma si tratta di più di un fascio di innervamenti dal percorso molto lungo, che passa attraverso diversi organi. Basta una lesione in un punto qualunque ed ecco che compaiono i primi sintomi della sindrome di Horner, i quali sono generalmente visibili a occhio nudo: la pupilla più larga rispetto a quella sana e l’occhio più infossato.
Inoltre, è possibile anche notare dei cambiamenti alle palpebre: quella superiore tende a essere più pesante e a cadere sull’occhio, facendolo sembrare mezzo chiuso, mentre quella interna (la terza palpebra, per intenderci) in genere si gonfia e diventa più prominente dall’esterno.
Infine, spesso si nota un’infiammazione con conseguente rossore simile a quella della congiuntivite.
Altro sintomo, ma meno visibile nella vita quotidiana, se l’occhio viene esposto alla luce, la pupilla si restringe molto più lentamente rispetto all’altra o potrebbe non restringersi del tutto.
Le cause
Generalmente, la lesione del nervo in questione avviene principalmente per due motivi:
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Eventi di natura traumatica, per esempio incidenti, ematomi causati da urti o colluttazioni con altri animali, corpi estranei nell’orecchio.
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Patologie correlate, in questo caso la sindrome di Horner è da considerarsi un sintomo di un quadro patologico più ampio. Pensiamo ad esempio al diabete o all’otite, ma anche a problemi di natura muscolo-scheletrica alle vertebre cervicali o alle zampe anteriori.
Altre patologie più gravi possono riguardare problemi al midollo spinale o di ordine neurologico.
In ogni caso, il medico veterinario chiederà di analizzare la storia clinica del cane per verificare la presenza di casi di otiti pregresse o di traumi recenti. Qualora dovesse escludere le cause traumatiche e le infiammazioni a occhi e orecchie, proporrà di eseguire degli esami diagnostici per confermare con certezza quale sia la causa dell’insorgenza della sindrome di Horner. Generalmente, questo tipo di esami includono una TAC e una risonanza magnetica.
Come curare la sindrome di Horner
A meno che non vengano riscontrate cause dirette di tale malattia, la cura della sindrome di Horner passa attraverso la cura o il trattamento delle patologie da cui essa scaturisce.
In caso di diabete, per esempio, basterà somministrare la cura appropriata per vedere un miglioramento nella vista del cane nel giro di poco tempo. Raramente, infatti, questo tipo di lesione è permanente.
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