Autore: Francesca Calamusa, Medico Veterinario in Roma
L’emangiosarcoma (HSA) è una neoplasia maligna che origina dall’endotelio vascolare, ovvero la porzione più interna che riveste i vasi sanguigni, i linfatici e il cuore (endocardio) e di conseguenza spesso si manifesta a carico di organi riccamente vascolarizzati come milza, fegato e cuore. Purtroppo è un tumore piuttosto frequente nel cane, raro nel gatto, e soprattutto in alcune razze, il che sembra indicare che vi sia una certa predisposizione, non essendo state ancora state identificate cause certe. I soggetti maggiormente a rischio sono quelli di taglia grande, sia maschi che femmine sterilizzati e di età compresa tra 8 e 13 anni.
Tra le razze nelle quali l’emangiosarcoma viene diagnosticato più spesso segnaliamo:
- Pastore tedesco
- Golden retriever
- Labrador retriever
- Boxer
- Alano
- Schnauzer
Razze di taglia medio-grande in generale.
Le sedi preferenziali di insorgenza di questa forma neoplastica sono rappresentate da:
- Milza (50% dei casi)
- Atrio destro (25% dei casi)
- Sottocute (13% dei casi)
- Fegato (5% dei casi)
- Tessuto osseo e altri organi quali rene, vescica, lingua e prostata, sistema nervoso centrale (1-2 % dei casi).
Questa neoplasia è contraddistinta da un’elevata aggressività, per cui sin dai primi stadi della malattia quasi tutte le forme in cui essa si manifesta sono caratterizzate dalla comparsa di infiltrazioni di tessuto neoplastico e di metastasi a distanza; metastasi che colonizzano soprattutto polmoni e fegato, sebbene tutti gli organi possano essere interessati. Ciò lo rende un tumore terribile, sia per l’insorgenza spesso improvvisa (il cane spesso va in emorragia interna senza dare alcuna avvisaglia) sia per l’elevato potere metastatico che rende sempre la prognosi infausta.
Sintomi clinici
Le manifestazioni dei segni clinici nei soggetti affetti da emangiosarcoma sono correlate alla localizzazione anatomica del sito primario della neoplasia, alla presenza o meno di metastasi, alla eventuale rottura della massa tumorale e/o alle eventuali anomalie coagulative. Nel 50% dei casi i cani colpiti da emangiosarcoma vengono portati alla visita clinica per un collasso circolatorio acuto che, in genere, segue la rottura della massa tumorale primitiva o delle sue metastasi. In alcuni casi il collasso può dipendere dalle aritmie ventricolari, la cui insorgenza è piuttosto frequente nei soggetti con emangiosarcoma splenico o cardiaco.
La sintomatologia dell’emangiosarcoma è spesso caratterizzata da:
- episodi di collasso (per emoperitoneo e shock);
- aritmie cardiache;
- episodi di sincope;
- tamponamento cardiaco (per versamento pericardico);
- pallore delle mucose;
- dispnea;
- distensione addominale (se il tumore sanguina in addome);
- letargia;
- debolezza;
- anoressia;
- vomito;
Una delle complicazioni che possono verificarsi in corso di emangiosarcoma è la coagulazione intravasale disseminata (CID). Di conseguenza è possibile osservare un prolungamento dei tempi di coagulazione con la conseguente comparsa di petecchie diffuse.
Diagnosi
L’aspecificità dei segni clinici dell’emangiosarcoma rende la diagnosi di questa neoplasia complessa se fa riferimento esclusivamente alla sintomatologia; questo comporta molto spesso che ai soggetti portati alla visita clinica l’emangiosarcoma venga diagnosticato in stadi già avanzati di malattia. Dal punto di vista ematologico l’HSA nel cane è sempre associato a gravi alterazioni di alcuni parametri dell’emocromo quali:
- anemia (diminuzione dei globuli rossi)
- trombocitopenia (diminuzione delle piastrine)
- neutrofilia (aumento dei neutrofili)
Una prima diagnosi può essere eseguita mediante esame citologico in base alle caratteristiche degli strisci realizzati da agoaspirati o per impronta. Questa, insieme alle informazioni cliniche raccolte, deve essere confermata da un esame istopatologico della lesione. Essendo l’emangiosarcoma una neoplasia maligna molto aggressiva e con elevato potenziale metastatico, prima di un intervento chirurgico, se non necessario in regime di urgenza per sanguinamento interno, risulta fondamentale eseguire un’accurata stadiazione del tumore per verificare la presenza di metastasi al momento della diagnosi. Le indagini utilizzate per la stadiazione dell’emangiosarcoma includono:
- radiografia del torace;
- radiografia dell’addome;
- ecografia addominale;
- ecocardiografia;
- TC total body con mezzo di contrasto.
Terapia
Il trattamento d’elezione dei cani con HSA è rappresentato dalla chirurgia con rimozione chirurgica della neoplasia e nella somministrazione di chemioterapici. I tempi di sopravvivenza variano a seconda della localizzazione e del grado di evoluzione del tumore, ma vista la natura maligna della neoplasia, purtroppo la prognosi rimane infausta a causa delle metastasi e la chirurgia e la chemioterapia hanno solo lo scopo di prolungare la durata e migliorare la qualità di vita dell’animale. Si parla di 1-3 mesi di sopravvivenza con il solo intervento chirurgico, se associato a chemioterapia, solo nel 10% dei casi l’aspettativa di vita può raggiungere 1 anno.