Gatto e ipertiroidismo

di Giulia Principi, Medico Veterinario in Roma
Master di II livello in Nutrizione clinica del cane e del gatto

La tiroide è una ghiandola endocrina posta a livello dei primi anelli della trachea. Gli ormoni che produce agiscono su diversi organi o tessuti del corpo, tanto che una loro alterazione può determinare numerosi effetti nell'organismo, uno tra tutti l'ipertiroidismo.

Cos'è l'ipertiroidismo?

È una patologia caratterizzata dall'eccessiva secrezione di ormoni tiroidei (iodotironine). Nel gatto si tratta di una patologia molto frequente nella fascia d'età che va dagli 8 ai 18 anni. Nella maggior parte dei casi è causata da un'iperplasia della ghiandola o da un adenoma (tumore benigno) e in una piccolissima percentuale da un carcinoma (tumore maligno). Le cause che portano a un disturbo della ghiandola tiroidea che sfocia poi nell'ipertiroidismo possono essere diversi: immunoglobuline e vari fattori di crescita; molecole che mimano l'azione degli ormoni tiroidei (ftalati presenti nella plastica, resorcinolo, paraclorobenzene, ovvero un solvente utilizzato nella produzione di erbicidi, vernici, ecc, BFR ovvero ritardanti di fiamma); eccesso di iodio nella dieta.

 

Diagnosi e prognosi

La prognosi è buona se la diagnosi viene fatta tempestivamente. I sintomi più evidenti sono:

  • dimagramento (90% dei casi);
  • cambiamenti del comportamento;
  • ·vomito e diarrea;
  • aumento della sete e della frequenza di urinazione;
  • aumento della fame;
  • alterazioni del ritmo respiratorio;
  • aumento della frequenza cardiaca.

 

Con il trattamento farmacologico il gatto può condurre una vita regolare. Si tratta della somministrazione orale di una o più compresse seguita da controlli regolari e una buona alimentazione. Se non diagnosticata in tempo, gli effetti sull'apparato cardiovascolare e renale sono importanti. La prevenzione rimane, dunque, un ottimo aiuto.

 
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